Le origini

Cenni di storia antica

Melito deriva dal latino maletus, cioè meleto e con il R.D. n. 1196 del 4-1-1983 fu modificato in Melito di Napoli per distinguerlo dall’omonimo centro esistente in Calabria.

La zona di Melito fu oggetto di centuriazione all’epoca dei Gracchi (Ager Campanus I, circa 133 a. C.), di Silla e Cesare (Ager Campanus II;) e in età augustea (Acerrae-Atella I,). Vi sono persistenze evidentissime della centuriazione Ager Campanus II mentre per le altre due centuriazioni vi sono tracce più limitate.

Il luogo è menzionato a partire dal X secolo ma in realtà nei documenti si fa menzione di due centri omonimi e per lo più non è possibile fare distinzione fra di essi. In un documento del 1034 si menzionano come luoghi distinti un ‘malitu sancti petru’ e un ‘malitu sancte neapolitane ecclesie’. In due documenti, uno del 1112 e l’altro del 1127, si parla di ‘malitu maiore’ mentre in un documento del 1071 si parla di ‘malitum pictulum’ posto vicino a carpinianum. L’interpretazione più plausibile è che esistessero due centri omonimi, che per distinzione potremo anche chiamare Melito maggiore o Melito e Melito minore o Melitello l’altro, posti ai due lati del confine fra le terre dominate dai Longobardi e quelle dei Napoletani. Con l’invasione longobarda uno dei due Meliti (‘malitu sancti petri’, Melitello?) ricadeva nella parte dominata da Benevento, forse con dipendenza dalla diocesi atellana, mentre l’altro era dipendente da Napoli e dalla diocesi napoletana.

Con la fondazione di Aversa da parte dei Normanni, il primo Melito diventa uno dei suoi casali ed è nell’elenco del 1459 (Guerra, p. I, doc. VII). Al contrario l’altro Melito è indicato come casale di Napoli nel 1601 mentre non vi è più menzione di Melito come casale di Aversa (Mazzella). Giustiniani riferisce di una carta della Regina Giovanna in cui si legge: ‘Feudum Mileti in parte pertinentiarum civitatis nostre Neapolis in parte pertinentiarum civitatis nostre Averse’ (riportato da: A. J. Fasano, Melito nella storia di Napoli) e ciò avvalora questa interpretazione.

Con la costituzione dei comuni in epoca murattiana Melito, o meglio il centro risultante dalla fusione dei due centri omonimi, fu elevato a comune con il nome di Melito che diventa Melito di Napoli con R. D. 4-1-1863 n. 1196. Il centro è riportato nella carta del Rizzi-Zannone del 1793.

Melito di Napoli carta del Rizzi-Zannone del 1793

dal sito: ISTSTUDIATELL